Nel mondo della progettazione e dello sviluppo delle infrastrutture, uno dei compiti più cruciali è quello di assemblare un team tecnico altamente qualificato.
Oggi, siamo lieti di annunciare che, con l’assenso delle Regioni Sicilia e Calabria, è stata formata una squadra di esperti di prim’ordine che svolgerà un ruolo fondamentale nello sviluppo del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, o meglio conosciuto come ponte sullo Stretto.
Questo progetto ambizioso richiede competenze multidisciplinari e una vasta esperienza, ed è incoraggiante vedere questa squadra tecnica di alto livello pronta a mettersi al lavoro.
La squadra tecnica: un insieme di eccellenza
La squadra tecnica incaricata di questo progetto di portata nazionale è composta da professionisti di spicco nel campo dell’ingegneria e delle scienze delle costruzioni.
Questi esperti sono stati selezionati con cura per garantire che il progetto possa beneficiare delle migliori competenze disponibili.
Ecco alcuni membri chiave della squadra:
- Alberto Prestininzi (Coordinatore): Professore ordinario di Ingegneria della Terra presso l’Università di Roma “La Sapienza”, con una specializzazione in geologia.
La sua vasta esperienza in geologia sarà preziosa per valutare e affrontare le sfide geotecniche del progetto. - Claudio Borri: Professore ordinario di Scienze delle Costruzioni presso l’Università di Firenze, specializzato in strutture e aerodinamica.
È il Direttore del “Centro Interuniversitario di Aerodinamica delle Costruzioni e Ingegneria del Vento”, portando una profonda conoscenza delle dinamiche del vento nelle strutture. - Andreas Taras: Professore ordinario di costruzioni in acciaio e strutture composite presso l’ETH di Zurigo.
La sua competenza in materiali avanzati sarà fondamentale per garantire la robustezza dell’infrastruttura. - Sara Muggiasca: Professore associato del Dipartimento di Ingegneria Meccanica del POLIMI e direttrice della Galleria del Vento.
La sua esperienza nella modellazione del vento e delle vibrazioni sarà cruciale per garantire la sicurezza e l’efficienza delle strutture. - Mauro Dolce: Professore ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso l’Università «Federico II» di Napoli, esperto in Rischio Sismico e Vulcanico.
La sua conoscenza delle sfide sismiche e vulcaniche nella regione sarà di grande valore.
Questi sono solo alcuni dei membri di questa squadra eccezionale, che riunisce competenze diverse per affrontare le sfide uniche di questo progetto di collegamento tra Sicilia e Calabria.
Una prospettiva futura brillante per il ponte
Con una squadra tecnica così ben preparata, il progetto del ponte sullo stretto può guardare al futuro con fiducia.
Questo collegamento stabile rappresenterà un passo avanti significativo per la connettività e lo sviluppo infrastrutturale nella regione, portando benefici tangibili per gli abitanti e l’economia locale.
La competenza e l’impegno di questa squadra sono la chiave per il successo di questo progetto ambizioso e visionario.
Guardiamo avanti all’evoluzione di questa importante infrastruttura e ai progressi che verranno resi possibili grazie a questa squadra tecnica di eccellenza.
prestininzi definito negazionista climatico, ma persona preparatissima e di grande profilo che giustamente individua nell’inquinamento il vero nemico, e non nella co2 e in qualche grado “fisiologico” in più.
quando inizieranno i lavori.graz.
Non capisco se l’articolo è frutto di un copia-incolla o se la redazione è entusiasta del progetto…
Personalmente, ho molti dubbi sulla convenienza stategico/economica del ponte, dubbi che non mi pare siano mai stati smentiti (come invece lo sono stati i supposti costi dell’insularità molto spesso richiamati). Ricordo che non stiamo costruendo un museo ma una strada.
@vicchio65 infatti ancora non si capisce perché sia vitale non per la Sicilia, ma addirittura per tutto il sud (niente di meno!) costruire un’enorme struttura in acciaio e cemento che, una volta fatta, non si potrà buttare giù!
Ma quanto sarebbe poi VELOCE realizzare un collegamento Sicilia Calabria, quanto più ECONOMICO quanto più SOSTENIBILE dal punto di vista ambientale come da quello del rapporto costi-benefici se, invece, si ammodernassero i porti di Reggio e di Messina e si commissionassero un paio di moderni traghetti, meno inquinanti degli attuali e dei camion, per il traffico del gommato e un paio per i vagoni su rotaia?!
Mi chiedo sempre come mai la politica proponga sempre le soluzioni più ardue da realizzare, quelle più costose, quelle più scenografiche e impattanti… 🤔
P. S.
Questa estate non si sono registrate code di turisti agli imbarcaderi da e per la Sicilia e non mi risulta che negli altri periodi dell’anno ci siano rallentamenti intollerabili